Pro e contro – Attività di Ascolto autentico
Descriverò qui un’attività di Ascolto autentico che viene chiamata “Pro e contro”. È un tipo di attività che si presta molto bene all’utilizzo di una registrazione in cui siano chiaramente distinguibili due differenti punti di vista su di uno stesso argomento.
Questa è una classe di 14 studenti ad un livello di apprendimento pre-intermedio e abbastanza affiatati tra loro. Il brano da ascoltare dura circa 5 minuti ed è una conversazione che si svolge tra un marito e una moglie che, usando come esempio il figlio di un’amica, discutono dell’educazione con opinioni opposte.
Prima di far partire il registratore invito gli studenti ad ascoltare con attenzione cercando di capire il senso generale della conversazione. Li avverto che ascolteremo due volte di seguito. Durante i due ascolti rimango seduta vicino al registratore senza guardare che cosa fanno gli studenti.
Dopo i due ascolti, durante i quali alcuni hanno riso in alcuni punti dimostrando di capire determinate battute, li divido in coppie e li invito ad esprimere con il compagno un’ipotesi su quale sia il tema generale della discussione, senza entrare nei particolari.
Do loro tre minuti per questo veloce scambio di idee; mi rendo conto, girando per le coppie, che quasi tutti hanno capito che si discuteva di educazione e giudico quindi arrivato il momento di invitarli ad approfondire la comprensione.
A questo punto faccio loro notare come sia possibile identificare, nella discussione riportata nel brano, due precisi e discordanti punti di vista sul problema dell’educazione, due opinioni che vengono sostenute con vari argomenti ed esempi. Divido la lavagna a metà scrivendo nella prima metà in alto “Contro l’educazione permissiva” e nella seconda “A favore dell’educazione permissiva”.
Uno studente mi domanda il significato della parola “permissiva”, chiedo agli altri studenti che hanno capito di fornirgli spiegazioni ed esempi. Dicono “liberale”, “che permette”, “non severa”, lo studente dice di aver capito.
Li divido allora in due gruppi di sette (gruppo A e gruppo B) e spiego loro che ascolteranno di nuovo il brano e che i sette studenti del gruppo alla mia destra (A) dovranno cercare di ricavare e annotare tutti gli argomenti che vengono riportati per sostenere l’opinione a favore dell’educazione permissiva mentre, al contrario, gli studenti alla mia sinistra (B) dovranno segnare gli argomenti contro questo tipo di educazione. Insisto sul fatto che non è necessario che trascrivano le parole usate nel brano, ma i concetti.
Mentre ascoltano gli studenti restano ancora seduti al loro posto pur avendo compiti differenti. Appena terminato il brano li divido ulteriormente formando quattro gruppi: due (di 3 e 4 studenti) formati da studenti che si sono occupati delle argomentazioni “contro” (B1 e B2) e due (sempre di 3 e 4 studenti) formati da quelli che hanno annotato i punti “a favore” (A1 e A2).
Ci sono ora nell’aula 4 gruppi di studenti che siedono ad una certa distanza l’uno dall’altro per non disturbarsi reciprocamente. Li invito a socializzare ciò che sono riusciti a scrivere pro o contro a seconda del gruppo di appartenenza, e insisto sul fatto che devono far sì che tutti i componenti del gruppo abbiano per iscritto lo stesso numero di argomenti.
Li lascio parlare senza intervenire e, quando vedo che in uno dei gruppi la discussione va spegnendosi, li invito a riascoltare per capire qualche cosa di più e faccio subito ripartire il registratore. Gli studenti restano seduti in gruppo.
Dopo questo ulteriore ascolto li invito nuovamente a confrontare ciò che sono riusciti a capire in più e, dopo circa 3 minuti, faccio loro riascoltare per la quinta volta il brano. Alla fine della registrazione invito gli studenti a riunirsi e confrontare gli appunti con l’altro gruppo che aveva il loro stesso compito (A1 con A2 e B1 con B2). Da questo nuovo confronto nascono interrogativi e discussioni, nasce lo stimolo ad un nuovo ascolto che possa confermare le nuove informazioni e comporre le divergenze.
Li invito a riascoltare il brano ancora una volta. A questo punto vedo che la maggioranza degli studenti crede di aver annotato tutto il possibile e interrompo l’attività.
Gli studenti hanno ascoltato il brano sei volte, l’attività è durata circa 45 minuti.
Una possibile continuazione di questa attività può essere una discussione che, partendo dai punti annotati nell’ascolto, diventi poi discussione libera sull’educazione permissiva in cui gli studenti esprimano il loro punto di vista.