Definire i bisogni linguistico-comunicativi degli studenti universitari con borse di studio di mobilità
Nella prima parte dell’incontro si propone una sintetica esposizione del lavoro di tesi effettuato per Scuola di Specializzazione in Didattica dell’Italiano a Stranieri dell’Università per Stranieri di Siena, che ha l’obiettivo di delineare il profilo degli studenti stranieri con borse di studio di mobilità – legate principalmente al progetto Socrates/Erasmus –, che sono presenti nell’Ateneo fiorentino e che frequentano i corsi del Centro Linguistico, individuando, attraverso l’utilizzo di strumenti diversificati per la rilevazione dei dati, le caratteristiche socioculturali degli apprendenti, le motivazioni allo studio dell’italiano L2 e i bisogni linguistico-comunicativi in relazione ai contesti di comunicazione in cui essi sono inseriti. La seconda parte dell’incontro, invece, è dedicata alla costruzione di strumenti adeguati alla rilevazione di dati sugli apprendenti, in riferimento ai differenti contesti di formazione in cui operano quanti partecipano al laboratorio.
Il lavoro di ricerca svolto si basa su una concezione della didattica ampiamente condivisa in ambito pedagogico e linguistico, che sostiene la necessità di mettere l’apprendente di una L2 al centro del processo di apprendimento/insegnamento e di individualizzare gli obiettivi della formazione. Si ricorda, inoltre che tale concezione è affermata con decisione anche nel documento del Consiglio d’Europa per l’apprendimento linguistico, Quadro comune europeo di riferimento per le lingue: apprendimento, insegnamento, valutazione (Consiglio d’Europa 2002), laddove si afferma che ogni proposta didattica relativa all’apprendimento e all’insegnamento linguistico deve fondarsi
- sulla valutazione dei bisogni degli apprendenti e della società;
- sui i compiti, le attività e i processi a cui gli apprendenti devono far fronte per soddisfare questi bisogni;
- sulle competenze e le strategie che gli apprendenti devono sviluppare per raggiungere i propri scopi.
In base a questi princìpi, la meta primaria dell’insegnamento linguistico consiste nel soddisfare i bisogni comunicativi, sociali e psicologici degli apprendenti. Ne consegue che l’individuazione delle motivazioni allo studio di una lingua straniera e l’identificazione delle necessità comunicative di chi apprende rappresentano il punto di partenza per ogni valida proposta didattica.
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