Concretezza delle immagini e fantasia: “Miscela esplosiva”
L’obiettivo che ci eravamo posti (insieme alle colleghe Uli Bechtloff e Patrizia Bichi) per questo seminario era di trovare un modo per stimolare negli studenti la curiosità di vedere un film nella lingua che studiano.
Il primo passo era dunque la scelta di un film (nel nostro caso di madrelingua tedesca) che si prestasse per questo scopo. Dopo aver visionato diverse videocassette abbiamo deciso di prendere in esame un film del 1958 dal titolo: Es geschah am hellichten Tag di Ladislao Vajda (titolo del film in italiano: Il mostro di Mägendorf); un film tratto dal libro di Friedrich Dürrenmatt: Das Versprechen (titolo del libro in italiano: La promessa).
La trama del film per sommi capi è la seguente:
Un ambulante trova in un bosco vicino ad un piccolo paesino il cadavere di una bambina. Informa la polizia, la quale però ritiene lui stesso colpevole dell’omicidio. L’ambulante, dopo un lunghissimo interrogatorio, confessa per disperazione l’omicidio. Nella stessa notte egli si suicida ed il caso viene chiuso. Un commissario, però, non crede alla colpevolezza dell’ambulante e cerca per proprio conto il vero assassino, usando come “esca” una bambina.
Questo film è stato scelto perché:
- essendo stato tratto da un romanzo consente di lavorare anche sul testo scritto;
- la tematica è sempre attuale;
- è un film classico con molti attori famosi come ad es. Heinz Rühmann, Gert Froebe etc.;
- è ambientato in Svizzera ed offre numerosi riferimenti sia geografici che di costume e linguistici in un territorio diverso da quello strettamente tedesco.
Preparazione del materiale didattico
Abbiamo deciso di lavorare su singoli fotogrammi del film scelto. Per questo motivo sono state duplicate su una videocassetta 12 immagini di personaggi del film, registrando ogni fotogramma per circa dieci secondi e lasciando tra un fotogramma e l’altro 10 secondi di pausa. Lo stesso lavoro è stato fatto su una seconda videocassetta con 12 immagini di oggetti, presi sempre dallo stesso film. La sequenza dei fotogrammi rispettava un ordine cronologico.
Per fare alcuni esempi di immagini registrate:
Persone: | uomo distinto alla scrivania | Oggetti: | disegno bimbo/a |
braccio che esce dal cespuglio | stemmi (Svizzeri) | ||
uomo e donna spaventati | targa macchina | ||
donna che lavora a maglia | bambola | ||
insegnante | cioccolatino | ||
ecc. | ecc. |
(Definizioni prese dagli appunti dei partecipanti al seminario.)
Abbiamo inoltre preparato un foglio lavoro con numerazione uguale al numero dei fotogrammi scelti:
Preparazione dell’aula
Al centro dell’aula sono stati posizionati due televisori con videoregistratori nel modo seguente:
Le sedie sono state posizionate in semicerchio attorno ai due televisori. In uno dei televisori è stata inserita la videocassetta con i fotogrammi dei “personaggi” e nell’altro la videocassetta con i fotogrammi degli “oggetti”.
È anche possibile utilizzare due aule diverse.
Svolgimento della lezione
Dopo aver fatto sedere gli studenti davanti ai due televisori, sono stati informati che avrebbero visto contemporaneamente dei fotogrammi presi da un film. La visione dei 12 fotogrammi è durata circa 4 minuti.
Finita la prima visione sono stati distribuiti i fogli lavoro con il compito di annotare durante la seconda visione per ogni fotogramma ciò che avessero voluto.
Dopo la seconda visione gli studenti, divisi in coppie all’interno dello stesso gruppo, si sono scambiate idee riguardo agli appunti presi. Questa fase è durata circa 10 minuti.
È seguita una terza ed ultima visione dei fotogrammi con l’obbiettivo di verificare gli appunti presi anche con le informazioni ricevute dal partner.
Successivamente sono state formate coppie composte da uno studente del gruppo “personaggi” ed uno del gruppo “oggetti”, con il compito di creare la storia di un film utilizzando tutti i fotogrammi visti. Questa fase ha avuto una durata di circa 30 minuti.
Alla fine del lavoro si possono anche creare nuovi gruppi di due o tre studenti, dando loro il compito di narrare le rispettive trame del film inventate.
(Per mancanza di tempo ciò non è stato fatto durante il seminario.)
Considerazioni
Livello consigliato
Abbiamo sperimentato questo lavoro nelle nostre classi di tedesco dal 2° livello al 4°.
I problemi lessicali nel 2° livello (dopo 90 ore di lezione) erano notevoli soprattutto per quanto riguarda gli appunti da prendere sul foglio lavoro. La richiesta di vocaboli da parte degli studenti all’insegnante era molto frequente. Anche nella parte della creazione della trama del film – pur avendo dimostrato entusiasmo per il compito e disponendo in buona parte di molta fantasia – si otteneva comunque un risultato un po’ “povero”. Risultati migliori dava – ai livelli bassi – la produzione scritta della trama.
Per quanto riguardava i livelli 3° e 4° (con oltre 180 ore di lezione) non si sono verificati problemi di questo genere. Inaspettata era la durata degli scambi tra i partner nella prima fase del confronto all’interno dello stesso gruppo, e soprattutto il mutuo grande interesse per i fotogrammi non visti al fine di intrecciarli tra loro. La fase della creazione orale della trama del film veniva interrotta dopo almeno 30 minuti di produzione intensa.
Commenti degli studenti
Dopo l’attività svolta in classe agli studenti era stata richiesta una breve valutazione. Riporto qui un riassunto delle loro considerazioni in ordine di frequenza:
- “interessante e divertente”
- “stimola la fantasia”
- “sono curioso/a di vedere il film”
- “il lavoro permette di discutere con gli altri, è impossibile non dire niente”
- “promuove l’acquisizione di nuovi termini e l’uso di tutti quelli che già si conoscono”
- “lo scambio di impressioni con i compagni ha messo in luce la diversità del modo in cui si percepiscono le informazioni”
- “i fotogrammi sono troppo corti per poter scrivere”*
- “avevo difficoltà a far entrare tutti i 24 elementi in un’unica storia”
* Dato che non si tratta di un esercizio scritto ma gli appunti servono come base per il lavoro da svolgere oralmente ritengo adeguata la lunghezza dei fotogrammi (circa 10 secondi + 10 secondi di pausa).
Appunti sui fogli lavoro
Per fare alcuni esempi di ciò che è stato appuntato dai partecipanti al seminario e dagli studenti di tedesco ho scelto un fotogramma che rappresenta il commissario seduto alla sua scrivania col telefono in mano.
- “uomo al telefono”
- “uomo al telefono (55 anni)”
- “tizio (dottore) alla scrivania; telefona, appunta qualcosa”
- “uomo al telefono (avvocato) nel suo ufficio, cassetto aperto, bagno”
- “capo della polizia nel suo ufficio, sta al telefono e scrive”
- “commendatore, distinto, pensieroso” .
Alcuni appunti erano solo descrittivi; altri – partendo dalla percezione puramente visuale – interpretavano l’immagine. Nell’esempio su citato veniva dedotto, dall’abbigliamento di questa persona al telefono (vestito da uomo grigio) e dal atteggiamento, che si trattasse di una persona culturalmente elevata. Noi prendiamo segnali che partono dall’immagine e li elaboriamo nella nostra mente secondo le nostre esperienze personali e culturali e cominciamo a formare nella nostra mente una storia.
La diversità di percezione delle immagini rappresentava uno dei fattori che rendeva stimolante e costruttivo lo scambio di idee tra gli studenti.
Ulteriori attività
(sperimentate con gli studenti delle classi di tedesco)
Lettura autentica
Avendo sempre come obiettivo di stimolare la voglia di vedere un film oppure di leggere un testo letterario abbiamo scelto dal libro di Dürrenmatt: Das Versprechen il brano seguente (in lingua tedesca e italiana) per la Lettura autentica (tipo di lettura che mira esclusivamente alla comprensione – vedi Atti del 6° Seminario internazionale Dilit)
Nel brano scelto viene riportata la deposizione rilasciata dall’ambulante al commissario di polizia dopo il ritrovamento del cadavere della bambina.
Aus dem Roman: “Das Versprechen” von Friedrich Dürrenmatt
(Vor zwei Jahren war ein Mädchen im Kanton Schwyz und vor fünf eines im Sankt-Gallischen mit einem Rasiermesser getötet worden, vom Täter keine Spur. Ich ließ den Hausierer vorführen. Der Mann war achtundvierzig, klein, fettig, ungesund, wohl sonst geschwätzig und frech, doch nun verängstigt. Seine Angaben vorerst klar.)
Er habe am Waldrand gelegen, die Schuhe ausgezogen, den Hausiererkorb ins Gras gestellt. Er habe beabsichtigt, Mägendorf zu besuchen, dort seine Waren, Bürsten, Hosenträger, Rasierklingen, Schnürsenkel usw. abzusetzen, doch unterwegs vom Briefträger erfahren, daß Wegmüller in den Ferien sei und Riesen ihn vertrete. So habe er eben gezögert und sich ins Gras geworfen; unsere jungen Polizisten würden meist von Anwandlungen der Tüchtigkeit befallen, er kenne die Herrschaften. Er habe vor sich hin gedöst. Das kleine Tal im Schatten der Wälder, von einer Straße durchzogen. In nicht allzu großer Ferne eine Bauernfamilie auf dem Felde, von einem Hunde umkreist.
Die Mahlzeit im “Bären” in Fehren sei opulent gewesen, Berner Platte und Twanner; er liebe es, üppig zu speisen, habe auch durchaus die Mittel, denn so unrasiert, ungepflegt und verlumpt er im Lande herumhantiere, sein Aussehen täusche, sei er doch einer jener Hausierer, die verdienten und etwas auf der Seite hätten. Dazu sei viel Bier gekommen, und, als er schon im Gras lagerte, zwei Tafeln Lindt-Schokolade. Der heranziehende Sturm, die Windstöße hätten ihn dann vollends eingeschläfert. Doch sei es ihm wenig später gewesen, ein Schrei hätte ihn geweckt, der helle Schrei eines kleinen Mädchens, und es habe ihm geschienen, als er schlaftrunken das Tal hinaufstarrte, als ob die Bauernfamilie auf dem Felde einen Moment verwundert hingehorcht hätte; dann sei sie, von ihrem Hund umkreist, gleich wieder in ihre gebückte Stellung verfallen.
Irgendein Vogel, sei es ihm durch den Kopf geschossen, ein Käuzchen vielleicht, was habe er gewußt. Doch habe ihn die Erklärung beruhigt.
Er habe weitergedöst, aber dann, als ihm die plötzliche Totenstille der Natur aufgefallen sei, auf einmal den nun schon finsteren Himmel wahrgenommen.
Darauf sei er in die Schuhe geschlüpft und habe sich den Korb umgehängt, unzufrieden und argwöhnisch, denn der geheimnisvolle Vogelschrei sei ihm aufs neue in den Sinn gekommen. Er habe sich deshalb entschlossen, es doch besser nicht mit Riesen zu versuchen, Mägendorf Mägendorf sein zu lassen. Ein unrentables Nest sei es ja immer gewesen. Er habe darauf in die Stadt zurückkehren wollen und den Waldweg als Abkürzung zur SBB-Station genommen, worauf er auf die Leiche des ermordeten Mädchens gestoßen sei.
Dann sei er nach Mägendorf in den “Hirschen” gerannt und habe Matthäi informiert; den Bauern habe er nichts gesagt, aus Angst, verdächtigt zu werden.
(Dies seine Aussage.)
Dal libro “La promessa” di Friedrich Dürrenmatt
(Questi erano i precedenti che mi furono riferiti nella Kasernenstrasse quando fui tornato da Berna col diretto delle sette e trenta. Si trattava del terzo delitto di questo tipo compiuto su bambine. Due anni prima una bambina era stata uccisa con un rasoio nel cantone di Schwyz, e cinque anni prima un’altra nel cantone di San Gallo; del colpevole nessuna traccia. Mi feci condurre l’ambulante.)
L’uomo aveva quarantotto anni, piccolo, grasso, la faccia poco sana, sfacciato e chiacchierone di solito, si capisce, ma adesso terrorizzato. La sua deposizione sulle prime chiara. S’era seduto al margine del bosco, aveva posato il canestro sull’erba sfilato le scarpe. Aveva deciso di fare un giro a Mägendorf, piazzare la sua merce, spazzole, grucce per abiti, lamette da barba, aghi eccetera ma il portalettere l’aveva informato per strada che Wegmüller era in vacanza e che lo sostituiva Riesen. Allora era rimasto indeciso e s’era gettato sull’erba; i poliziotti novellini si lasciavano prendere quasi tutti da impulsi di zelo, li conosceva bene quei signori lui. Si era assopito. La piccola valle nell’ombra dei boschi, attraversata da una strada. A poca distanza una famiglia di contadini nel campo, con un cane che saltellava intorno. Aveva mangiato da signore all’Orso, a Fehren, salsicce alla Bernese e vino buono, Twanner; gli piaceva mangiar forte, ne aveva i mezzi dopo tutto, e se girava così, con la barba da fare, trascurato, stracciato, l’aspetto ingannava, lui era uno di quegli ambulanti che guadagnano e hanno qualcosa da parte.
E in più parecchia birra e, quando già s’era sdraiato sull’erba, due tavolette di cioccolata Lindt. Col temporale che stava arrivando e il vento che soffiava a tratti aveva finito per addormentarsi del tutto. Ma poi – doveva essere stato poco dopo – un grido l’aveva svegliato, il grido limpido di una bambina, e scrutando nella valle intontito dal sonno aveva avuto l’impressione che la famiglia di contadini nel campo si fosse fermata un momento ad ascoltare, stupita; ma poi erano ripiombati a schiena curva, col cane che saltava loro intorno. Sarà un uccello, gli era passato per il capo, forse una civetta, che ne sapeva? Comunque la spiegazione l’aveva tranquillizzato. Aveva continuato a sonnecchiare, ma poi, quando s’era accorto del silenzio improvviso della natura, un silenzio di morte, aveva notato di colpo che il cielo era diventato più fosco. Allora s’era infilato le scarpe e messo il cesto a tracolla, scontento e insospettito, perché gli era tornato in mente il grido misterioso dell’uccello. Aveva deciso perciò ch’era meglio non provarsi con Riesen e di lasciar perdere Mägendorf. Del resto, era sempre stato un buco poco redditizio. Voleva tornare in città e aveva preso la strada del bosco per tagliare verso la stazione ferroviaria, e sulla strada s’era imbattuto nel corpo della bimba assassinata. Poi era corso a Mägendorf, al Cervo, e aveva informato Matthäi; ai contadini non aveva detto niente, per paura che si insospettissero di lui.
(Questa la sua deposizione.)
Livello consigliato: Dal 3° livello (più di 200 ore)
Lettura analitica
Il brano stesso (in tedesco) è stato scelto anche per la ricchezza e varietà di tempi e modi dei verbi (in particolare delle varie forme del congiuntivo) e si prestava dunque per una Lettura analitica (tipo di lettura che mira alla riflessione grammaticale – vedi atti su citati)
In una lezione successiva veniva perciò distribuito di nuovo il testo della deposizione dell’ambulante. Questa volta il compito degli studenti consisteva nell’individuare i verbi nel testo e nell’analizzarli. Dopo questa fase hanno ricevuto per la terza volta il testo nel quale erano stati cancellati tutti i verbi (preferibilmente non nello stesso giorno). Il loro compito era di rimettere nei spazi vuoti i verbi mancanti con modi e tempi giusti. Avevano a disposizione una lista dei verbi mancanti al infinito. I verbi venivano dati nell’ordine di presenza nel testo dato l’elevato grado di difficoltà come riportato di seguito.
Setze untenstehende Verben in den folgenden Text ein.
Achte auf Zeiten und Modi.
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Er …………….. Waldrand …….., die Schuhe …….., den Hausiererkorb ins Gras ……… Er …….. ……….., Mägendorf
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……… ………, dort seine Waren, Bürsten, Hosenträger, Rasierklingen, Schnürsenkel usw. …….., doch unterwegs
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vom Briefträger ……., daß Wegmüller in den Ferien …….. und Riesen ihn ……… So …….. er eben …….. und
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…….. ins Gras ……..; unsere jungen Polizisten …….. meist von Anwandlungen der Tüchtigkeit …….., er …………
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die Herrschaften. Er …….. …….. …….. …….. ……… Das kleine Tal im Schatten der Wälder, von einer Straße
durchzogen. In nicht allzu großer Ferne eine Bauernfamilie auf dem Felde, von einem Hunde umkreist. Die Mahlzeit im
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“Bären” in Fehren …….. opulent ………., Berner Platte und Twanner; er …….. es, üppig …….. …….., …….. auch
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durchaus die Mittel, denn so unrasiert, ungepflegt und verlumpt er im Lande ……….., sein Aussehen …….., …….. er
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doch einer jener Hausierer, die ………. und etwas auf der Seite ……… Dazu ……….. viel Bier …….., und, als er schon
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im Gras …….., zwei Tafeln Lindt.Schokolade. Der heranziehende Sturm, die Windstöße …….. ihn dann vollends
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……… Doch ……….. es ihm wenig später ……….., ein Schrei …….. ihn …….., der helle Schrei eines kleinen
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Mädchens, und es …….. ihm …….., als er schlaftrunken das Tal …….., als ob die Bauernfamilie auf dem Felde einen
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Moment verwundert ……….. ……..; dann ……….. sie, von ihrem Hund umkreist, gleich wieder in ihre gebückte Stellung
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……… Irgendein Vogel, ………. es ihm durch den Kopf …….., ein Käuzchen vielleicht, was …….. er ……… Doch
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…….. ihn die Erklärung ………… Er …….. …….., aber dann, als ihm die plötzliche Totenstille der Natur ………… …….,
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auf einmal den nun schon finsteren Himmel ……… Darauf ……….. er in die Schuhe …….. und …….. …….. den Korb
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…….., unzufrieden und argwöhnisch, denn der geheimnisvolle Vogelschrei …………… ihm aufs neue in den Sinn ………
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Er …….. …….. deshalb ……….., es doch besser nicht mit Riesen ………….. …….., Mägendorf Mägendorf …….. ……..
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……… Ein unrentables Nest …….. es ja immer ……… Er …….. darauf in die Stadt …….. …….. und den Waldweg
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als Abkürzung zur SBB-Station ……….., worauf er auf die Leiche des ermordeten Mädchens ……… ……… Dann ……..
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er nach Mägendorf in den “Hirschen” …….. und …….. Matthäi ……..; den Bauern …….. er nichts ………., aus
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Angst, …….. …….. ………
1 liegen | 19 herumhantieren | 37 auffallen |
2 ausziehen | 20 täuschen | 38 wahrnehmen |
3 stellen | 21 sein | 39 schlüpfen |
4 beabsichtigen | 22 verdienen | 40 sich umhängen |
5 besuchen | 23 haben | 41 kommen |
6 absetzen | 24 kommen | 42 sich entschließen |
7 erfahren | 25 lagern | 43 versuchen |
8 sein | 26 einschläfern | 44 sein lassen |
9 vertreten | 27 sein | 45 sein |
10 zögern | 28 wecken | 46 zurückkehren wollen |
11 sich werfen | 29 scheinen | 47 nehmen |
12 befallen | 30 hinaufstarren | 48 stoßen |
13 kennen | 31 hinhorchen | 49 rennen |
14 vor sich hin dösen | 32 verfallen | 50 informieren |
15 sein | 33 schießen | 51 sagen |
16 lieben | 34 wissen | 52 verdächtigen |
17 speisen | 35 beruhigen | |
18 haben | 36 weiterdösen |
Produzione libera orale con drammatizzazione
Questa PLO viene proposta dopo aver fatto l’attività di Lettura autentica precedentemente illustrata. Si formano le coppie per l’attività orale. Agli studenti vengono date le seguenti istruzioni:
- Immaginatevi di stare nel commissariato.
- Uno di voi è il commissario e l’altro è l’ambulante.
- Dovete ideare l’interrogatorio.
Durata: circa 20 minuti
(Il testo della deposizione dell’ambulante non va consultato; l’obiettivo dell’attività non è la trasformazione del discorso indiretto in discorso diretto.)
“Drammatizzazione”
Alcuni o tutti i gruppi drammatizzano davanti alla classe il loro “interrogatorio”.