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Laboratorio: dalla letteratura al cinema

Il tema scelto per il Seminario di quest’anno ha suggerito al nostro gruppo attività che sposassero letteratura e cinema. È nato, così, il laboratorio “dalla letteratura al cinema”, di cui un testo letterario Jack Frusciante è uscito dal gruppo di Enrico Brizzi e le immagini e l’audio del film di Enza Negroni (film tratto dal romanzo) hanno fornito il materiale. Obiettivo principale era suscitare nei partecipanti la voglia di leggere, obiettivo, questo, che era stato perfettamente raggiunto durante la sperimentazione in classi di quarto livello (studenti con circa trecento ore all’attivo).

La procedura del laboratorio è stata la seguente: i partecipanti sono stati divisi in tre gruppi, assegnando dei cartoncini di colori diversi (giallo, verde e blu), numerati da uno a cinque. Ad ogni gruppo sono state date le istruzioni separatamente:

  • il primo gruppo (cartoncini gialli), fatto accomodare in un’aula in cui erano state disposte le sedie in cerchio attorno ad un registratore, doveva ascoltare la cassetta audio più volte, alternando gli ascolti con consultazioni in gruppo al fine di comunicare agli altri colleghi le informazioni e le proprie impressioni sulla cassetta stessa.
  • il secondo gruppo (cartoncini verdi), diviso in coppie, doveva leggere più volte il brano tratto dal primo capitolo del romanzo alternando le letture con consultazioni al fine di comunicare informazioni e impressioni agli altri colleghi.
  • il terzo gruppo (cartoncini blu), disposto in un angolo dell’aula, a semicerchio attorno al televisore, doveva visionare il video “muto” e consultarsi al fine di comunicare informazioni e impressioni agli altri colleghi.

Il tempo dato a disposizione per queste tre diverse attività (Ascolto autentico, Lettura autentica, Produzione libera orale) è stato di quindici minuti.

Dopo questa prima fase (coll’aiuto dei cartoncini d’uguale numero e diverso colore), sono stati formati gruppi di tre persone mettendo insieme i “rappresentanti” dei tre gruppi precedenti. Ognuno di loro doveva riferire ciò che aveva ascoltato, letto o visto, cercando di colmare eventuali vuoti d’informazione. Questa fase è durata venti minuti.

È stato, quindi, distribuito l’intero capitolo del romanzo, che è stato letto con interesse e curiosità, ed è stata fatta visionare la parte del film completa di audio. Le due ultime fasi sono durate dieci minuti circa.

Dibattito

Al termine della lezione si è aperto il dibattito.

Un quesito che il nostro gruppo si era posto è stato rivolto ai presenti chiedendo loro di rispondere in base all’esperienza vissuta durante il laboratorio: è opportuno alla fine della lezione distribuire l’intero capitolo, o aspettare che gli studenti lo richiedano? Per i più le attività proposte sono in grado di generare una forte aspettativa e, quindi, la richiesta dello studente. Sarebbe, perciò, sufficiente mettere a disposizione il testo senza distribuirlo.

Un’altra domanda rivolta ai partecipanti riguardava la scelta del materiale da utilizzare per queste attività: contrastanti a tale proposito le considerazioni su un tipo di testo letterario come quello scelto dal nostro gruppo. Per alcuni il linguaggio usato da un autore come Enrico Brizzi non è proponibile come modello di un “italiano letterario” e sarebbe, quindi, meglio rivolgersi a testi più “classici”. Per molti, invece, questo tipo di autore può essere proposto come esempio di letteratura contemporanea rivolto, soprattutto, ad un pubblico di giovani.

Tutti, però, sono stati concordi sulla validità della modalità della lezione e sul raggiungimento dell’obiettivo: stimolare, cioè, la curiosità e, quindi, la voglia di leggere.