Il “Quiz”, attività di Ascolto autentico
Presentiamo ora un’attività che chiamiamo “Quiz” e che va vista come un’alternativa all’attività di ascolto descritta da Piero Catizone nel Bollettino Dilit, 1980, n° 3 che chiamiamo per motivi ovvi “Socializzazione”. Il “Quiz” si basa su una registrazione di una vicenda comunicativa autentica alla quale l’insegnante ritiene probabile che gli studenti parteciperanno. Probabilmente sarà una conversazione e durerà all’incirca 5 minuti
È un’attività che riscuote un enorme successo presso gli studenti di qualsiasi tipo e di qualsiasi livello. A condizione, però, che l’insegnante non tralasci il minimo dettaglio. Descriviamo ora i vari passi per la conduzione di questa attività.
- Fai ascoltare la registrazione una volta;
- forma dei gruppi disposti lontano l’uno dall’altro per socializzare quanto hanno capito;
- fai ascoltare la registrazione;
- fai continuare la socializzazione;
- ripeti i punti 3 e 4;
- sciogli i gruppi. Ogni studente, lavorando individualmente, deve scrivere il maggior numero possibile di domande sul contenuto del brano. Deve sapere (ma non scrivere) la risposta ad ogni domanda. Per “dare loro delle idee” fai ascoltare la cassetta di nuovo;
- incita gli studenti a formulare tante domande. Se la classe è di un livello elementare, incoraggiali con qualche esempio molto semplice del tipo “Quante persone ci sono?” per dimostrare la semplicità del compito. Se invece la classe è di un livello intermedio-superiore e gli studenti stanno scrivendo tante domande, incoraggiali a fare domande “interessanti”, “difficili”. Spiega che in un secondo momento le domande saranno rivolte ad altri studenti;
- quando lo studente più lento ha scritto due domande (ci sarà chi ne ha scritte 8 nello stesso tempo), ferma tutti;
- riforma i gruppi di prima. Spiega che poi ci sarà un gioco con dei punti in palio. Digli: “Perderete un punto se la grammatica della domanda è sbagliata. Avete adesso un tempo limite per correggere le domande collettivamente all’interno del gruppo. Prendete in considerazione la prima domanda di un membro del gruppo, poi la prima domanda della persona accanto, e così via. Poi seguitate con una seconda domanda e poi con una terza, ecc.”;
- gli studenti avranno da fare per almeno dieci minuti ed anche più. Quando ti accorgi che un gruppo sta per finire, avvicinati al gruppo e comunicagli il numero di domande che ciascun componente del gruppo deve avere. (Questo numero l’avrai stabilito in base a ciò che avrai capito girando per la classe durante il loro lavoro. Esso sarà di una unità inferiore alla media delle domande preparate dal gruppo con il più basso numero di domande. Potrebbe essere uno, come potrebbe essere cinque.) Devono eliminare eventuali ripetizioni, e domande troppo facili. Se è il caso devono regalare alcune domande ad altri membri del gruppo. Avvicinati ad ognuno degli altri gruppi e dai le stesse istruzioni;
- appena un gruppo è pronto dai agli altri un minuto per finire e a chi finisce prima digli di mettere le domande in ordine di precedenza. (Non è necessario: è solo per dargli qualcosa da fare mentre aspettano gli altri.);
- fai allineare una squadra di fronte ad un’altra. (Se la classe è molto numerosa ogni squadra ha una squadra di “supporto” alle spalle che interverrà durante le consultazioni.);
- attacca alla parete un cartellone (vedi di seguito) con il regolamento del quiz e leggi ad alta voce ogni punto;
- d’ora in poi devi atteggiarti ad “arbitro”. Devi agire con decisione, durezza e giustizia!;
- dividi la lavagna in due colonne scrivendo i nomi delle squadre (scelti dagli studenti) e attribuisci 10 punti ad ognuna, così:
JUVENTUS | LAZIO |
10 | 10 |
- avvia il gioco descritto qui di seguito.
Si decide quale squadra inizia con il lancio di una moneta. Ricorriamo, solo per rendere più chiara la spiegazione del gioco, all’espediente di chiamare “A” la squadra che inizia e “B” la squadra avversaria e di numerare i membri di ciascuna squadra a partire dalla posizione dell’insegnante.
A1 pone una sua domanda a B1.
B1, consultandosi con la sua squadra, ha un minuto per correggere la grammatica della domanda postagli qualora la ritenesse sbagliata. Scaduto il tempo, l’arbitro toglie un punto ad A se la grammatica era sbagliata e assegna un punto a B se B1 ne ha dato una versione corretta.
A1 ripete la domanda corretta a B1, il quale, consultandosi con la sua squadra, ha un minuto per dare una risposta. A tal fine B1 può anche chiedere di riascoltare la registrazione (una sola volta, però) e il tempo così utilizzato non verrà conteggiato. L’arbitro sottopone la risposta ad A1, il quale può accettarla o respingerla. Se l’accetta, B guadagna un punto. Le risposte respinte possono essere sostituite da altre entro la scadenza del minuto. Scaduto il minuto, se A1 non ha accettato nessuna delle risposte di B1, l’arbitro fa dichiarare ad A1 la risposta da lui voluta. Quindi l’arbitro chiede a B1 se accetta la contestazione rassegnandosi quindi a non guadagnare il punto. In caso negativo le due squadre cercano di convincersi a vicenda (eventualmente con ulteriori ascolti) fino ad arrivare ad un accordo.
B1 fa una delle sue domande ad A2. E così via.
REGOLAMENTO DEL QUIZ
- Se la grammatica della domanda è sbagliata la squadra perde un punto.
2. Se l’altra squadra corregge la grammatica entro un minuto guadagna un punto.
3. Se entro un minuto viene data una risposta accettabile si guadagna un punto. (È l’informazione che conta, non la grammatica.)
4. Si può consultare la propria squadra quando si vuole.
5. Si può riascoltare la registrazione su richiesta (tempo gratis).
6. Se si parla una lingua che non sia l’italiano la squadra perde un punto.
Mi raccomando: il gioco va condotto con molta ironia e teatralità, ma allo stesso tempo il regolamento va rispettato rigorosamente, altrimenti gli studenti non prenderanno piacere al gioco.