Costruzione di conversazione
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Il mio laboratorio è cominciato col dire ai colleghi che avrebbero guardato un video della durata di 15 minuti concernente un’attività da me condotta in una classe di terzo livello (vuol dire con circa 200 ore di lezione alle spalle.)
L’immagine era quella di una classe in cui gli studenti stavano lavorando a coppie. Noi avremmo seguito nei dettagli il lavoro di una sola coppia formata da una ragazza inglese, Alison, e una coreana, Jong Min.
Prima di avviare il video ho distribuito il seguente foglio:
Il video
Trascrivo ciò che le due studentesse dicono e fanno.
Alison: (all’insegnante che le passava accanto) Stiamo cercando un modo per dire Sta bene? però un modo più formale, dopo un incidente.
Jong Min: Perché nostra macchina si è scontrata quindi dopo lei preoccupa, mia fisica, no c’è problema, va bene…
Insegnante: Sì. Invece di usare la parola bene normalmente la gente si preoccupa se c’è qualcosa che va male.
Alison: Mm !
Insegnante: Allora la parola male è la parola che si usa di più in questa situazione.
Alison: Quindi Le va male?
Insegnante: (rimane in silenzio)
Alison: Oh! Le ha fatto… no Le ho fatto male? Le ha fatto male?
Insegnante: Normalmente si usa il riflessivo.
Jong Min: Farsi…
Alison: Lei si….. Lei si….. Lei si ho fatto male? Si ha fatto male? Oh no, riflessivo, quindi essere
Insegnante: Mm?
Alison: Si è fatta male?
Insegnante: È una donna?
Alison : Sì.
Insegnante : Allora……
Alison : Lei si è fatta male?
Insegnante: Qual è la prima parola che tu usi?
Alison: Lei
Insegnante: È necessario?
Alison : No. … Si è fatta male?
Jong Min: Si è fatta male? (curando l’intonazione) Si è fatta male? ( l’intonazione è perfetta)
Insegnante: Bene. Continuate. ( e si sposta andando da un’altra coppia di studenti)
Alison: (curando l’intonazione e rivolgendosi a Jong Min) Si è fatta male?
Jong Min: No no, (chiedendo conferma ad Alison) non ho male? E lei? Anche lei si è fatta male?
Alison: No no, sto bene, sto bene. ………… Però le macchine. …… Ahm….Come si dice… Si è fatta male? Tu dice No no, va bene, va bene e tu domandi a me si… E lei?
Jong Min: Sì. Prima tu hai detto Si è fatta male? Io: No, non mi faccio male, non… non ho male. E adesso Anche lei? Io ho detto Anche lei? (recitando) Anche lei?
Alison: No no, sto bene sto bene.
(ridono)
Jong Min: Dopo si farà male, si farà male, futuro, dopo lei telefonerà a me, perché…
Alison: Sì, per l’assicurazione, sì, però penso che in questa situazione si tutte le due persone … ahm… no abbia problemi fisica le sue preoccupazione è per le macchine , quindi è una… Si è fatta male? No no, va bene va bene.
Jong Min: Va bene, va bene.
Alison: E poi: Ah! La macchina! Perché le macchine sono… stanno per la strada che può essere una… obstacolo per gli altri , quindi… ahm… ah! Come si dice, come si dice in italiano… Vediamo.
Jong Min: Vediamo?
Alison: Vediamo.
Jong Min: Vediamo (un po’ perplessa).
Alison: Stiamo vedendo le macchine perché è necessario penso di evaluare il danno.
Jong Min: Mhm.
Alison: Quindi vediamo… come si chiama le parti delle macchine (prende il dizionario e cerca) … Ah! paraurti.
Jong Min: (leggendo) parau… parau… paraurti:
Alison e Jong Min: pa-ra-urrti , paraurti (lentamente, più volte)
Alison: Ah sì, tutti le due abbiamo paraurti. Questa parte dove stanno i numeri… dietro…
Jong Min: Ah sì, bumper.
Alison: Io… La mia macchina anche c’è un poco danno al… agli… no a… ai paraurti. C’è una luce che è rotto.
Jong Min:Ah, sì sì sì.
Alison: Una luce?
Jong Min: Luce… Come si chiama questo luce? Forse altra parola…
Alison: Sì, c’è un’altra parola. (cerca nel dizionario)… Ah! Faro.
Jong Min: Faro.
Alison: Questo si dice faro.
Jong Min: Solo faro?
Alison: Faro anteriore. (guardando il dizionario)
Jong Min: (leggendo) Faro antiore, an-te-riore.
Alison: Forse si può dire solo faro. Ah. Il mio faro è rotto. Quindi: Si è fatta male?
Jong Min: No, io non ho male, e anche lei? No, anche non va bene. E lei?
Alison: No no, sto bene. Vediamo. Oh! Oddio! (recita molto bene)
Jong Min: Mamma mia! ( ridono e alzano le braccia come di fronte a un grave danno) Madonna!
Alison: Sì, perché siamo italiani, quindi… con le mani… (gesticolano e ridono)
Jong Min: Sì.
Alison: Vediamo. Ah, sì sì. Il mio faro è totalmente rotto. E la sua macchina?
Jong Min: Anche il mio bumper… No. Come si dice?
Alison: Paraurti.
Jong Min: Pa-ra urrrrti.
Alison: Che parola!
Jong Min: Paraurti. I miei paraurti… Paraurti è sempre plurale?
Alison: Mhm.
Jong Min: I miei paraurti… anche… ha… errore?
Alison: Danno.
Jong Min: Hanno?
Alison: Danno.
Jong Min: Danno?
Alison: Danno.
Jong Min: Ah! Quindi “a” Ai miei paraurti danno errore perché “dare a questo”.
Alison: Ah, no! Danno. “Danno” è sostantivo… quello che è rotto, quello che non va…
Jong Min: Questo danno significa errore?
La discussione
A questo punto i colleghi sono stati invitati a riunirsi in gruppi di tre per rispondere alle domande poste sul foglio distribuito e parlare delle loro impressioni. Le osservazioni che ho registrato erano positive e riguardavano appunto la capacità delle due studentesse di lavorare autonomamente, con interesse, riflettendo e ricercando in piena collaborazione.
Quando si cominciavano a porre gli interrogativi su cosa ci fosse, diciamo, dietro le quinte di ciò che avevano visto ho interrotto le loro discussioni per dare le informazioni che tutti si aspettavano sul tipo di attività osservata e sulle indicazioni date dall’insegnante affinché lavorassero in quel modo.
La Costruzione di conversazione (è così che abbiamo chiamato quest’attività) ha come obiettivo la correttezza nella lingua parlata. Si differenzia dalla Ricostruzione di conversazione in quanto quest’ultima è una conversazione realmente avvenuta che vogliamo appunto ricostruire ripercorrendo e rispettando scelte linguistiche altrui. L’attività che le due studentesse hanno svolto e di cui abbiamo visto (letto) soltanto un terzo del lavoro è invece quella di costruire facendo scelte linguistiche personali e badando in modo particolare alla correttezza.
La lezione in classe
Nella classe di cui Alison e Jong Min facevano parte avevo detto:
Mettete via penne e quaderni perché faremo un’attività orale.
Pensate ad una situazione in cui potreste trovarvi e che volete sentirvi pronti ad affrontare linguisticamente.
Lavorate a coppie. (Ho formato le coppie) Decidete quale ruolo assumere e cominciate la conversazione tenendo presente che:
a) dovete produrre una conversazione corretta, quindi dovete controllare la correttezza per ogni parola scelta, per la sua posizione, per la sua concordanza con le altre parole, ecc.;
b) non dovete dimenticare la correttezza fonologica;
c) ad ogni battuta messa a punto insieme seguirà la ripetizione da parte dello studente che ha scelto di dirla per svolgere il suo ruolo, sempre ricominciando dall’inizio della conversazione.
(sulla lavagna)
A: xxxx xxxxxxxxxxx xxxxxxx xxx xxxxxxx
B: xx xxxxxxxxxxxx xxxx xxxxxx xxx xxxx ↑
A: xxxxxx xxxxx xxxxxx xxxxx xxxxx xxxx ↑
B: xxxxxx xxx xxxxxx xxx xxxxxx xxxxx xx ↑
ecc.
È molto important riprendere dall’inizio dopo ogni battute costruita. Vi renderà sempre più sicuri.
d) sono a vostra disposizione: chiamatemi quando avete bisogno.
L’attività in quella classe è durata 45 minuti. Ciascuna coppia di studenti aveva scelto una situazione diversa in cui interagire, ma sempre problematica come ad esempio in autobus, controllore e passeggero che non aveva obliterato bene il biglietto, o padrona di casa e inquilina sul problema della pulizia della casa, ecc.
Non sempre la vicenda in cui interagire deve essere scelta dagli studenti. In altre classi avevo già sperimentato l’attività dando io la situazione e facendo scegliere agli studenti i ruoli.
Problemi
Il problema che più frequentemente si pone e che può compromettere la riuscita della Costruzione di conversazione è quello della superficialità da parte degli studenti, il tirar via senza accertarsi della correttezza di tutti gli elementi linguistici usati. Magari fossero tutti come Alison e Jopng Min! Che si fa allora in questi casi? Io intervengo. Mi avvicino alla coppia in questione e dico: “Siete sicuri che tutto sia corretto? Attenzione ai pronomi” o “Attenzione al verbo” ecc. Li costringo cioè a rivedere le cose.
Durante la Costruzione di conversazione l’insegnante dovrebbe essere chiamato varie volte e quando è libero dovrebbe girare e passare vicino agli studenti per rendersi conto di come procede l’attività. Non dimentichiamo che l’obiettivo è la correttezza nel parlare.
L’attività finisce semplicemente con un: “Va bene, basta. Avete lavorato molto.” Personalmente penso che una Costruzione di conversazione non debba essere protratta oltre i 45 minuti.
In alcuni classi gli studenti mi hanno chiesto di poter scrivere ciò che avevano costruito. Gliel’ho lasciato fare e per coerenza (correttezza) gliel’ho controllato.
Infine
Negli ultimi minuti del laboratorio del seminario ho consegnato ai colleghi questo quesito affinché discutendone potessero chiarirsi ulteriormente obiettivi e implicazioni.
Faresti lavorare così i tuoi studenti?
Sì, perché……………………………………………………………………………………….. ………………………………………… …….. ………………………………………………………………………………………………. ………………………………………………………..
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No, perché …………………………………………………………………………………………………………………………….. …………. ………………… ……………………………………………………………………………………………………………………………………….
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